Che ami i matrimoni invernali è risaputo, penso sia una vera scelta "unconventional" e poi chi non sogna un viaggio di nozze nell'emisfero sud in quel periodo?
Quest'anno lo so è tutto sospeso ma vorrei provare a ricordare quelli passati.
Quello di Valentina celebrato esattamente un anno fa ve lo racconto, chissà che a qualcuno venga voglia di progettarne uno il prossimo anno.
Cosa significa unconventional?
E' un a parola che non amo particolarmente, spesso viene utilizzata per definire tutti quei matrimoni che non rientrano in una scelta classica collocandoli tra quelli informali, anticonformisti e forzatamente originali.
In questo caso la scelta del periodo è sicuramente inconsueta ma Valentina desiderava semplicemente che il suo abito da sposa fosse in linea con le sue scelte.
Unconventional non significa per forza rompere gli schemi ma rispettare i propri.
L'incontro
Ci siamo incontrate per la prima volta nel mio atelier in una giornata caldissima, era stata letteralmente trascinata dalla mamma e dalla sorella che mi avevano identificata come "l'ultima spiaggia".
Me la ricordo armata di uno scudo invisibile, l'esperienza dell'universo sposa non le era piaciuto e il suo atteggiamento era assolutamente nolente.
Prima di iniziare ci siamo incontrate più di una volta, io dovevo capire chi fosse esattamente lei e lei doveva sapere chi fossi esattamente io.
Questo tempo ci è servito per creare un rapporto di reciproca fiducia, incontraci poi era motivo di sereno confronto e divertimento.
Il progetto
Si parte, come sempre, sapendo di dover rispettare il luogo dell'evento, i lineamenti e la personalità della sposa, poi si scegono i materiali, i dettagli per le chiusure e le eventuali applicazioni.
Questa è la prima fase:
dopo avere preso le misure si realizza un prototipo che simula l'abito.
La seconda fase è: sdifettare il prototipo e apportare tutte le modifiche necessarie per rendere l'abito veramente su misura.
La terza fase è: la scelta dei tessuti
Per un abito invernale la scelta è stata un crepe di pura lana RATTI FABRICS foderato in satin di seta pura.
Il crepe ha un movimento fluido ed era perfetto per la linea scivolata che si voleva ottenere.
Ho dato leggero volume montando pieghe asimmetriche che hanno reso l'abito interessante anche nella sua struttura.
Una seta stampata con foglie e con piccoli pois jacquard è stata invece utilizzata per foderare un cappotto dalle linee pulite ed essenziali in lana e cachemire.
Ecco alcuni dettagli dell'abito
Ecco il cappotto in lana e cachemire e la fodera in seta pura con le foglie
il matrimonio
Ed infine il giorno del matrimonio: una giornata di sole splendida, nei giorni precedenti aveva nevicato creando un'atmosfera incredibile.
Auguri Valentina per il tuo primo anniversario e a tutti quelli che verranno.
Grazie a Davide Verrecchia per le immagini e a Valentina per avermi autorizzato a pubblicarle.
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